Attraverso la bellissima Valle d’Itria, vedrai Ostuni molto prima di arrivare: la città, che si innalza sopra l’oceano di ulivi che attraversano questa zona verdeggiante della Puglia, è conosciuta in tutto il mondo come la “Città Bianca“ per il fascino fiabesco del suo centro storico con le case dipinte di bianco.
La tradizione vuole che fu un miracolo di Sant’Oronzo, patrono della città, a salvare Ostuni dalla peste ma probabilmente fu la bianca calce, disinfettante naturale, a salvare l’intero borgo.
Costruito in cima a una collina per proteggersi dagli invasori, Ostuni è un labirinto certificabile. Un labirinto di vicoli, scale e archi, di case costruite su case, di centinaia di anni di storia disposti davanti a te in un modo che nessuna mappa può davvero spiegare o catturare.
Strade senza uscita e graziosi piccoli giardini, scorci del mare Adriatico, porte verdi e cieli azzurri; tutto e niente potrebbe trovarsi dietro l’angolo successivo che prendi.
Ostuni è una città per esploratori e un luogo da divorare lentamente per un paio di giorni.
La marina della città bianca è un susseguirsi di spiagge bianche di sabbia, azzurre calette e macchia mediterranea. Inoltre per rivivere lo spirito del paese non puoi perdere la suggestiva Cavalcata di Sant’Oronzo che si tiene ogni anno il 26 agosto.
Ostuni è una città che dovrebbe essere presente in ogni itinerario pugliese.
Hai sempre sentito parlare di “trullo” ma non l’hai mai visto prima?
Allora nel tuo viaggio turistico non può mancare Alberobello…..qui i trulli si susseguono uno accanto all’altro, lungo viuzze e stradine lastricate di “chianche”, creando paesaggi e magiche atmosfere davvero uniche e irripetibili..
Uno spettacolo architettonico che non vedrai altrove. Il cuore del paese è interamente composto da queste “casedde”, le originali abitazioni in pietra a secco, imbiancate con calce viva e dal tetto a forma di cono fatto di pietre a vista.
Croci, cuori trafitti e simboli zodiacali decorano il tetto di ogni trullo, che conserva intatto il suo mistero.
L’impressionante distesa di trulli è stata riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1996 e premiata con la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano in virtù dell’armonia architettonica.
Un mare cristallino e la roccia ricamata da cavità impressionanti, scavate dal mare, sono i segni distintivi di Polignano a Mare, conosciuta come la “Perla dell’Adriatico”. Solo vedendone le fotografie, viene voglia di prenotare e partire.
Città natìa del grande Domenico Modugno, Polignano a Mare è il posto adatto per perdersi “nel blu dipinto di blu”, così come cantava lui…. e se gli avessimo chiesto di consigliarci cosa vedere della sua città ci avrebbe indicato senza dubbio la terrazza dov’è stata posizionata la statua in suo nome.
Non c’è posto migliore per cantare a squarciagola quei versi che recitano “ma guarda intorno a te, che doni ti hanno fatto, ti hanno inventato il mare“.
Ma la zona più interessante di Polignano è indubbiamente il suo piccolo centro storico, un mix di stili decorativi, colori e profumi che la rendono un luogo perfetto in cui perdersi almeno per un paio d’ore.
Una tavolozza di un pittore fatta di stradine, case bianche con balconi fioriti, mura, cortili e infine una balconata che aggiunge un tocco di azzurro.
“Un grande capolavoro di architettura senza architetti” (Hidenobu Jinnai).
Questa è Cisternino, un capolavoro di architettura mediterranea, un puzzle architettonico formatosi nel tempo, tutto rigorosamente imbiancato dal latte di calce.
Un groviglio di strade dove è bello perdersi per sbucare in piccoli slarghi, dinanzi a un’antica fontana, attraversando archi di passaggio che conservano sempre nicchie sacre con fiori e ceri accesi.
Ma c’è un rituale assolutamente da provare una volta che si è a Cisternino: gustare le tante specialità di carne tra le quali bombette, salsiccia e gnummarreddi, scegliendole direttamente dal bancone.
Nel bianco nucleo antico infatti numerose sono le macellerie specializzate nel servizio di “fornello pronto”, per gustare carne mista arrostita nel forno a legna. E dai numerosi balconi naturali e dalla villa comunale, bellissimi i panorami con la sguardo che giunge ad ammirare tutta la Valle d’Itria.
Tutto questo la rende uno dei Borghi più belli d’Italia.
Se vuoi assaggiare un buon piatto tipico pugliese, Ceglie Messapica è tappa obbligatoria.
Etichettata come città d’arte e terra di gastronomia e incastonata nella parte meridionale dell’altopiano delle Murge, tra la Valle d’Itria e il Salento, Ceglie è uno dei borghi più suggestivi della Puglia.
Simbolo della città è il Castello Ducale, che si sviluppa attorno alla Torre Normanna di origine medievale e che è stato per molti secoli fortezza principale della zona.
Chi visita il borgo non solo può godere di scorci suggestivi e meraviglie architettoniche ma troverà tantissimi locali in cui gustare i piatti tipici della cucina pugliese che trova qui la sua massima realizzazione.
La cucina cegliese è casereccia e genuina, le ricette sono state tramandate di generazione in generazione, fino ai giorni nostri. Tutto viene preparato artigianalmente, come una volta: pasta casereccia, pane, dolci e biscotti.
Nell’ambito della produzione dolciaria il paese ha raggiunto notorietà a livello nazionale. Un esempio su tutti? Il biscotto di Ceglie, riconosciuto come Presidio Slow Food e amatissimo dai turisti.